Il 25 novembre 2015, il Parlamento Europeo ha emanato il regolamento 2015/2283 che “stabilisce norme per l’immissione di nuovi alimenti sul mercato dell’Unione”, entrato in vigore il 1° gennaio 2018.
Il presente regolamento definisce nuovo alimento “qualunque alimento non utilizzato in misura significativa per il consumo umano nell’Unione prima del 15 maggio 1997, a prescindere dalla data di adesione all’Unione degli Stati membri” sia esso di origine animale, vegetale o minerale.
Questo regolamento si applica anche agli insetti. Poiché la materia è complessa e nuova è stato necessario emanare altri atti legislativi per completare la serie di norme a regolamentazione del settore.
La discussione riguardo all’uso degli insetti per l’alimentazione umana probabilmente ha raggiunto l’apice presso il grande pubblico dopo la pubblicazione di un dossier dove la FAO, sottolineando come sia rapido negli ultimi decenni l’aumento della popolazione mondiale, porta all’attenzione la possibilità di nutrirsi anche di insetti, potenziale integrazione per combattere la carenza di cibo sul pianeta.
Oramai tutti sanno che in molti paesi del mondo il consumo di insetti è abituale in quanto fa parte delle tradizioni e della storia di questi popoli.
Diversa è la situazione nei paesi occidentali, dove le persone faticano a considerare gli insetti come eventuale componente della dieta, ma molti sostengono che gli insetti saranno presto sugli scaffali dei supermercati.
Si tranquillizzino comunque tutti coloro che non ne vogliono sapere di mettere in bocca una cavalletta fritta oppure una larva al forno: gli alimenti contenenti insetti sotto forma di farina, estratti o interi saranno opportunamente etichettati, quindi il consumatore ne sarà informato, così da poter scegliere consapevolmente se mangiarli oppure no.
Al momento nessun alimento a base di insetto è acquistabile nei supermercati italiani, perché la normativa prevede che una ditta interessata a commercializzare questo genere di novel food debba richiedere “una preventiva autorizzazione a livello UE previo accertamento della loro sicurezza alle quantità di assunzione proposte (…) seguendo le linee guida recentemente pubblicate dall’EFSA. Resta fermo che il novel food può essere immesso in commercio solo dopo il rilascio dell’apposita autorizzazione, alle condizioni stabilite dalla stessa”.
Questo è quanto si legge nella nota del Ministero della Salute italiano emanata nei mesi scorsi. La stessa nota precisa anche che quegli stati europei (come ad esempio Belgio e Olanda) dove prima del 1° gennaio 2018 era stata autorizzata a livello nazionale la commercializzazione di insetti, potranno mantenere in essere tale autorizzazione ma “che per le specie in questione deve essere presentata una domanda di autorizzazione, al fine di definire le condizioni atte a garantirne la sicurezza d’uso per una libera circolazione sul mercato UE”.
Naturalmente sono stati fatti e sono in corso numerosi studi da parte di enti di ricerca, atti a verificare le caratteristiche nutrizionali, la digeribilità e altri aspetti importanti, al fine di poter autorizzare insetti “sicuri” ad uso alimentare.